La sfida

Anese Srl è riuscita ad installare due condotte in parallelo che contenenti fibra ottica, sotto la laguna di Venezia per una distanza totale di 4.750 m.

Nel 2014, Anese Srl si è aggiudicata l’appalto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la costruzione di due condotte parallele, dall’Arsenale all’Isola Nuova nelle quali sarebbe passato il cavo di fibra ottica. L’obiettivo era quello di creare una connessione a internet tra Venezia e la sede del “Consorzio Venezia Nuova” per la gestione del progetto Mose.

In un’area come la laguna di Venezia, caratterizzata da una delicata sensibilità ambientale, c’erano una serie di complicazioni per portare a termine il progetto.

Partendo da, ridurre il meno possibile l’impatto ambientale dovuto ai checkpoint artificiali sulla superficie, alla non-invasione di aree riservate e le barche che di fatto rappresentano il traffico di Venezia, hanno forzato Anese a disegnare un percorso specifico da seguire .

Il percorso era caratterizzato da curve in profondità e ai lati. Era estremamente importante trovare un modo che avrebbe rispettato le misure richieste dal progetto, considerando che l’80% del percorso era sotto l’acqua.

Soluzione

Il progetto originale prevedeva la creazione di due isole artificiali come punti di controllo per le operazioni di foratura. Fin dall’inizio Anese non era totalmente d’accordo con questo, perché i tecnici pensavano che un’isola artificiale fosse sufficiente per completare il lavoro, inoltre, avrebbero potuto risparmiare tempo e denaro e ridurre drasticamente l’impatto sull’ambiente.

Il ruolo dell’isola artificiale era quello di risolvere le difficoltà di guida della perforatrice su una così lunga distanza.

Dopo 1500m è difficile guidare le aste e seguire il percorso in modo preciso, quindi con questa sorta di checkpoint, Anese ha evitato il problema.

La costruzione della rete è stata costruita in due segmenti, il primo dall’Arsenale all’isola artificiale e il secondo dall’Isola Nuova all’isola artificiale, in questo modo non c’era alcun rischio di perdere la connessione dei tubi perché Anese ha utilizzato più di una perforatrice, una necessità causata dalla scelta di utilizzare un solo checkpoint, per garantire l’intercettazione tra i due fori pilota.

Per garantire il passaggio delle barche nella laguna di Venezia, Anese ha diviso le operazioni di saldatura in quattro parti, in questo modo solo 500 m intorno all’isola artificiale erano off-limits invece che più di 2 km.

Durante l’esecuzione della TOC (trivellazione orizzontale controllata), sull’isola artificiale, i tubi d’acciaio sono stati posizionati alla stessa altezza della perforatrice, 1,75 m sul livello del mare.

La connessione tra i tubi da Arsenale a Treporti, secondo le stime, doveva essere fatta alla profondità di 3,25 m così da trovarsi 3 m sotto l’isola artificiale.

La condizione per attaccare ogni tubo con l’altro era che dovevano essere asciutti, per l’inserimento del cavo di fibra ottica all’interno senza rovinarlo.

A questo scopo,  è stato costruito un albero a – 3,20 m e i tubi sono stati collegati all’interno di esso con appositi giunti.

Dopo di che, si pensò di costruire un gruppo di barriere, rimuovere il terreno all’interno e assorbire l’acqua.

Il cavo in fibra ottica è stato inserito con una tecnica di iniezione chiamata “pigging”

Alla fine, sono state rimosse le barriere e tutte le attrezzature.

Vantaggi raggiunti

I tubi sono stati posati con il metodo TOC e avevano il diametro di 139mm e uno spessore di 9,5 mm. La connessione tra i due impianti di perforazione è stata realizzata con alcuni giunti speciali che ne hanno evitato la rottura e che li hanno tenuti asciutti.

L’inserimento del cavo di fibra ottica è il risultato di tre passaggi: l’inserimento di una corda nel tubo, il trasloco di micro-tubo in PE HD e la messa del cavo della fibra ottica.

Prima della prova la condotta era stata pulita dalle scorie di saldatura utilizzando la tecnica denominata “pigging”.

Questa tecnica consiste nell’inserimento di un elemento in acciaio all’interno della condotta, con dischi di gomma dura calibrata con il diametro del tubo, in modo che  possa pulire quando si sposta.

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